Un Rhum come connessione tra Oriente e Caraibi: Sampan, un nome che richiama avventure, scoperte, e scambi culturali.
Sampan era, infatti, la tipica imbarcazione del Sud est asiatico, impiegata nel 16esimo secolo per il commercio della canna da zucchero dall’Asia ai Caraibi. L’origine del nome è un mistero che risale all’epoca delle prime esplorazioni: i termini “Chiampane” e “Ciampana” furono per la prima volta riportati dallo scrittore e avventuriero Ludovico di Varthema nel suo libro “Itinerario” datato 1510. Piccoli vascelli chiamati “Champan” vengono citati anche da un ufficiale portoghese qualche anno più tardi. Passando poi per i racconti di diversi marinai in giro per il mondo, divenne “Sampan”.
Distillerie d’Indochine nasce dal sogno di Antoine Poircuitte di seguire la sua passione per distillati, rum in particolare, per poter realizzare la più grande distilleria del Vietnam. Di origini francesi, Antonie impara l’arte della distillazione dal nonno e la porta in giro per il mondo lavorando in Cina, Regno Unito e Spagna prima di fermarsi in Vietnam nel 2019 per creare un rum agricolo, ovvero utilizzando unicamente il succo della canna da zucchero.
Situata a 15 Km a sud di Hoi An, patrimonio UNESCO, possiede le piantagioni di canna da zucchero nel Quang Nam, a circa 40 Km. La raccolta viene effettuata manualmente, testimonianza delle basse rese per ettaro, in favore della concentrazione del succo e quindi migliore qualità della materia prima. Portata in tempi brevi in distilleria, viene poi una leggera pressatura per estrarre solo il succo più nobile, come accade nel mondo del vino.
A fermentazioni termoregolate segue poi la distillazione per mezzo dell’unico alambicco discontinuo presente in Vietnam: il tipico Copper Column Still usato per l’Armagnac. Una volta ottenuto il distillato, inizia la fase di affinamento in botti per i successivi 8 mesi mentre per i rhum bianchi un breve riposo in vasca è sufficiente prima dell’imbottigliamento.
