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PECORINO 2020 Abruzzo DOC TENUTA I FAURI

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PECORINO 2020 Abruzzo DOC

TENUTA I FAURI

Vitigni: Pecorino 100%

Comune di produzione: Chieti.

Resa per ettaro: 80 q.li.

Tipo di terreno: argilloso calcareo.

Sistema di allevamento: Tendone – Cordone speronato.

Densità dell’impianto: 1600/3000 piante per ettaro.

Vinificazione: decantazione statica del mosto dopo pressatura soffice, fermentazione termo controllata e affinamento in acciaio inox.

Epoca di imbottigliamento: fine febbraio.

Caratteristiche organolettiche:

  • Vista: giallo dorato.
  • Olfatto: bouquet intenso con sentori di fiori bianchi e di frutta tropicale.
  • Gusto: sentori di frutta esotica, mela, miele, menta

Temperatura di servizio: 10/12°C

Abbinamenti: formaggi, carni bianche, arrosto di pesce e frittura di pesce.

Esaurito

COD: PECORINO 2020 Abruzzo DOC TENUTA I FAURI Categorie: ,

TENUTA I FAURI

La Tenuta I Fauri si trova nel cuore della provincia di Chieti, la più a Sud del’Abruzzo, tra le colline che dalla Maiella scendono fino all’Adriatico. Tenuta i Fauri non è semplicemente il marchio di un’azienda: è prima di tutto una famiglia dedita da anni alla viticoltura, come testimonia il soprannome vagamente etilico che la accompagna da intere generazioni, distintivo di un’antica vocazione: Baldovino. Una sfida ed uno stile di vita: sono questi i presupposti che animano Domenico Di Camillo, padre e vignaiolo schietto ed estroverso e i figli, che da lui raccolgono la passione per il mestiere di “fare il vino”, una misteriosa arte da affinare e raffinare.
I figli, dopo gli studi in enologia, hanno scelto di tornare a fare il mestiere di famiglia, quello che hanno sempre ascoltato e visto fare. Luigi in cantina, con una serietà antica e Valentina in giro a raccontare, con semplicità e forza delle idee. Ad Ari, un piccolo comune della provincia di Chieti dove nasce la famiglia Di Camillo, c’è la cantina con le vecchie vasche di cemento, ereditate da nonno Luigi, ristrutturate e conservate con cura, con i nuovi vinificatori in acciaio e i legni da sempre usati con molta parsimonia. Siamo a 250 metri sul livello del mare, altitudine che caratterizza le colline teatine. Le vigne sono condotte secondo i principi della lotta integrata, a metà strada tra l’agricoltura convenzionale e quella biologica, limitando al minimo gli interventi di difesa.

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