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CHAMPAGNE LA GRANDE VALLÉE Brut ROGER POUILLON & FILS

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CHAMPAGNE LA GRANDE VALLÉE Brut ROGER POUILLON & FILS

Nell’ambito della gamma degli Champagne di Roger Pouillon, Réserve era il vino emblematico, quello più accessibile, quello il cui assemblaggio dell’annata e la vinificazione permettevano di scoprire lo spirito dell’azienda.

Proseguendo il lavoro e adattandolo quanto più possibile al vigneto ed al vino anno dopo anno, è giunto il tempo di un nuovo prodotto che da ottobre sostituirà il Réserve: La Grande Vallée Brut.

Il suo nome «Grande Vallée» vuol dire molto poiché i terroirs di Mareuil, Mutigny, Avenay, Épernay e
Festigny da cui proviene illustrano a meraviglia questo intarsio geologico di gesso e argilla che caratterizza la Vallée de la Marne. Ogni anno vengono selezionate le migliori espressioni del Pinot Noir dello Chardonnay e del Pinot Meunier.
Il «METHODE FABRICE POUILLON» messo a punto fin dal 2006 è unico in Champagne: significa vinificare senza alcuna aggiunta di zucchero, utilizzando esclusivamente quello contenuto naturalmente nelle uve.

Vitigni: 65% Pinot Noir – 15% Chardonnay – 20% Pinot Meunier.

Terroirs: Mareuil, Mutigny, Avenay, Epernay & Festigny.

Vinificazione: Metodo esclusivo senza aggiunta di zucchero. In barriques e piccole vasche. Invecchiamento dei vini di riserva in botti di rovere francese. Lieviti indigeni.

Assemblage: 35 % 2019 – 40 % 2018 – & 25 % Réserve Perpétuelle.

Dosage: 2 g/l

Disponibilità: 1 disponibili

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ROGER POUILLON & FILS

Nel 1947, Roger Pouillon, all’epoca vignaiolo presso un negoziante champenois, decide di vinificare ed elaborare uno Champagne frutto di qualche ara di vigneto che possiede nel comune di Mutigny.
Dopo numerosi anni di lavoro nei vigneti, scopre l’arte della vinificazione e dell’enologia aiutato da Louis Baulant, zio di sua moglie Bernadette, enologo di fama e fondatore del celebre laboratorio di enologia che porta il suo nome.
Con gli anni, Roger si appassiona allo Champagne e sceglie di concretizzare la sua passione creando il proprio marchio per commercializzare i suoi vini. Naque cosi lo « Champagne Roger Pouillon ».

Champagne Roger Pouillon … & Fils.

Gli anni passano e la produzione di bottiglie aumenta ogni anno.
Nel 1964, James (figlio unico di Roger e Bernadette) oltre al lavoro in azienda con i genitori, sviluppa le conoscenze del mestiere presso altre strutture.
Nel 1965 lo affianca sua moglie Josette, originaria di Mesnil sur Oger (Côte des Blancs).
Roger e James, avendo il proprio torchio, non intendono lavorare con le cooperative, essendo
«Récoltant Manipulant» (R.M.), seguono con maestria ogni fase di elaborazione, dalla pianta alla bottiglia.
Nel 1967, il vigneto di quasi 1 ettaro si estende su 3 comuni: Mutigny, Mareuil sur Aÿ e Tauxières. Altri due proprietari di vigneti, visto la qualità del lavoro in vigna, gli affidano con fiducia 30 are di vigneto in affitto.
In cantina ci sono 7.000 bottiglie. Una fedele clientela privata permette la crescita del vigneto in proprietà o affitto.
Nel 1987 esso rappresenta 5 ettari e si estende fino alla Côte des Blancs, permettendo di coltivare uve Chardonnay classificate Grand Cru (quasi 2 ettari).
Dal punto di vista commerciale, le due coppie sviluppano le vendite in Francia, una relazione amicale si installa con i clienti privati.
Le bottiglie maturano in cantina, raggiungendo le 50.000 unità.

Nella loro memoria …

Alla fine del 1993, Roger lascia brutalmente i suoi cari e il suo vigneto.
Bernadette lo raggiunge nel 1995. Nel rispetto della loro memoria, bisognava continuare a lavorare i vigneti e a diffondere gli Champagnes Pouillon.
Dal 1947 tutto è molto evoluto, grazie all’espansione dell’azienda e al progresso: i metodi di coltura, i trattamenti contro le malattie della vite, il materiale, le tecniche di vinificazione e la spumantizzazione, le infrastrutture, il personale.
Questo spettacolare sviluppo economico degli ultimi 40 anni, brevemente e semplicemente riassunto, lascia immaginare tutti i sentimenti o emozioni umane, passando dall’ambizione a l’angoscia, dall’euforia delle ottime vendemmie allo stress degli anni di grandinate o gelo, delle annati folli della Champagne alla crisi economica degli anni 90.

Champagne Roger Pouillon, Fils … & petit-fils

Nel 1998, ansioso di perennizzare questa azienda familiare, Fabrice, il più giovane dei figli, si installa al fianco dei genitori.
Dopo gli studi in viticoltura, enologia e commercio, segue le tracce di Roger e James, sperando di portare, più tardi quando sarà il suo turno, una pietra all’edificio.

OGGI

La quarta generazione…

James, giovane vignaiolo, aveva fatto evolvere le abitudini di suo padre scoprendo per esempio le vasche smaltate al posto delle vecchie botti, il trattore idraulico in aiuto ai cavalli con il carro, le «giropalettes» in complemento ai «pupitres» … il progresso tecnico era rivoluzionario nella pratica e nello spirito.
Fabrice, a suo turno, apporta idee nuove. Lavora con pratiche colturali rispettose dell’ambiente, nei sui vigneti pratica una viticoltura artigianale e ragionata. All’ora dello «sviluppo duraturo» James e Fabrice vogliono essere pionieri nel mondo viticolo. Quanto all’attività commerciale, esse si diversificano permettendo di esportare gli Champagnes Pouillon all’estero (Stati Uniti, Giappone, Emirati Arabi, Italia, Belgio, Canada, Australia e Inghilterra).
Le esportazioni rappresentano oggi 30% delle vendite che raggiungono 85.000 bottiglie annue. Speriamo che Louis, Paul e Pierre-Marie apporteranno, quando sarà il loro turno, una nuova pietra a questa bella creazione.

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